Voglio condividere una mia riflessione, che ultimamente è stata sollecitata in maniera smodata, spero di trovare le parole giuste man mano che scrivo.
"Quanto sei bianca!"
"Ma ci vai al mare?"
"Ma lo prendi un po' di sole?/E piglialo un po' di sole!"
"Quanto sei bianca!"
"Ma ci vai al mare?"
"Ma lo prendi un po' di sole?/E piglialo un po' di sole!"
So che molte di voi sono vittima della stessa persecuzione da maggio a ottobre. E so che può sembrare una cosa stupida, banale, a cui non dare peso.
Invece per me un peso ce l'ha, perchè non importa quale sia il pretesto, le persone puntano il dito continuamente, appellandosi a qualunque cosa.
l'albero della vita-Gustav Klimt
Invece per me un peso ce l'ha, perchè non importa quale sia il pretesto, le persone puntano il dito continuamente, appellandosi a qualunque cosa.
l'albero della vita-Gustav Klimt
Oggi ho partecipato al rinfresco per la cresima di mio cugino e, nonostante non vedessi l'entourage di parenti da Natale, le uniche cose che sono riusciti a dirmi non appena mi hanno vista sono state il consueto "Ma quanto sei bianca! Ma ci vai al mare?" e un ancora più subdolo "Ma quanto sei magra?? Non c'è rimasto più niente, eppure sei anche vestita di bianco", corredato da espressione preoccupata/disgustata.
Allora, bianca sono bianca, nel senso che il mio colorito di pelle è chiaro (non sono bianca latte in quanto sono comunque una tipa mediterranea).
Magra sono magra, ma lo sono sempre stata, quando più quando meno: di costituzione ho un'ossatura sottile e sono minuta, ho poca muscolatura di natura, per cui ho una figura piccola e filiforme, ma ho le mie ciccette, non mi si vedono le ossa, insomma, non sono così magra.
Ma anche se fossi effettivamente magra come dicono, che diritto hanno di spiattellarmelo in faccia con quell'aria di superiorità mista a scherno? Eppure che non credo avrebbero il coraggio di dirmi "Ma come sei grassa! Perdi qualche chilo, sei un pachiderma!". Io credo che sia la stessa cosa, solo che essere sovrappeso è socialmente riconosciuto come PROBLEMA vero in quanto fisico, essere magre (e ripeto che la mia magrezza è del tutto normale e proporzionata al mio fisico) è socialmente riconosciuto come SINTOMO di problemi, mentali per giunta.
Ammetto che certe affermazioni mi feriscono, soprattutto se cerco di comprenderne le motivazioni.
La prima cosa che mi viene da pensare è che siano invidiosi. Ma no, non è questo: anche uomini me l'hanno detto e pure donne magre, non credo che sia stata l'invidia a spingerli (non che ci sia nulla da invidiarmi).
Allora che può essere? Perchè miei parenti -non dimentichiamocelo- si rivolgono a me senza nemmeno salutarmi con una frase che vuole essere offensiva? Perchè se fossero stati preoccupati per la mia salute, vedendomi dimagrita, avrebbero affrontato l'argomento privatamente e con un tipo di approccio diverso, non certo con un tono d'accusa e un atteggiamento così superficiale, senza mostrare minimamente interesse per la mia risposta per poi saltellare dall'altro parente all'aperitivo sotto al gazebo.
Ma più banalmente penso al make up. Io sono un'Inverno Profondo, ormai lo sapete, questo significa che ho un sottotono freddo, ombre scure e contrasti forti. Il tipo di trucco che mi valorizza maggiormente è infatti smokey eyes scuro e labbra rosse o berry, sicuramente un make up tutt'altro che sobrio se preso assoluto, ma che su un viso come il mio si fonde alla perfezione. Sì, ad un occhio libero da pregiudizi. Spesso vorrei essere una Primavera Chiara, che con un rossettino sheer, mascara e ombrettino chiaro risplende come il sole, e sarà sempre considerata acqua e sapone, fresca e radiosa. Eppure un rossetto berry, magari ritenuto scuro, su di me difficilmente sarà gotico o eccentrico, al contrario un pesca pastello risulterà talmente disarmonico da spegnermi il viso. Io con i miei colori sono spesso e volentieri considerata eccessiva, i miei parenti mi guardano stizziti pensando chiaramente che sono esagerata, sopra le righe, e spesso mi esortano a truccarmi meno. Però se mi trucco "meno" (ovvero con colori meno opulenti e profondi) il risultato non è soddisfacente, io vedo chiaramente che i colori tenui dai contrasti morbidi mi slavano, eppure per essere accettata dagli altri dovrei assoggettarmi a questi stereotipi di dubbia origine.
C'ho pensato molto oggi e al momento vedo solo una spiegazione plausibile a un comportamento del genere: si accusano gli altri per debolezza, per senso di inferiorità, per distogliere l'attenzione dai propri difetti spostandola su quelli altrui (veri o presunti).
La pelle bianca. Ogni giorno d'estate devo sopportare i commenti sul colore della mia pelle, come se ciò riguardasse qualcuno che non sia io. Io mi piaccio con la pelle chiara, naturale, quando mi abbronzo perdo quasi totalmente i miei contrasti, divento un cioccolatino deambulante. Inoltre ci tengo alla mia pelle e la proteggo costantemente dai raggi solari con protezioni SPF 50 e quando vado al mare sto sempre sotto l'ombrellone. A fine estate per forza di cose prendo un po' di colorito, ma preservo il mio candore per quanto possibile. Cosa c'è di così assurdo? Cosa c'è di SBAGLIATO in questo? La gente si sente libera di abbrustolirsi al sole e io non vado certo a rinfacciarglielo. Perchè il contrario invece è parte integrante della mia vita? Con che diritto vengo giudicata sbagliata perchè non mi abbronzo?
Nella mia vita sono andata spesso e volentieri controcorrente. Non per partito preso, della serie il mondo va a destra, io vado a sinistra, altrimenti mi comporterei esattamente con lo stesso criterio della massa; ma semplicemente ho imparato a usare la mia testa, per cui, giuste o sbagliate che siano, le mie decisioni sono e saranno sempre frutto di ragionamenti miei personali, autentici e incontaminati. Però questo mi ha sempre portato noie con le altre persone, spesso e volentieri vengo giudicata diversa, a partire da mia madre che mi accusa di complicarmi la vita andando sempre controcorrente (come se il contrario fosse motivo di vanto) a tutti i miei parenti che mi considerano la pecora nera blasfema della famiglia. Insomma, io ormai sono la DIVERSA. Analizziamo un attimo il concetto di diversità, che finora ho utilizzato nell'accezione diventata più comune, ovvero quella di negatività. In inglese "different" è il termine più generico e corrisponde al significato più ampio del nostro termine italiano, ovvero "diverso rispetto ad altro", implica cioè un termine di paragone, c'è relatività intrinseca nella parola stessa, per cui asserisce che esistano aspetti/caratteristiche non uguali tra due o più elementi in maniera del tutto neutra. Il termine inglese "freak" invece sta a significare "diverso" in senso dispregiativo. Ma come la diversità può implicare negatività in maniera così diretta e automatica, tant'è che in italiano non esiste una differenziazione delle due accezioni, bensì si utilizza la stessa parola?
L'essere umano per sua natura, essendo un animale, tende a familiarizzare con tutto ciò che si trova intorno, spesso passivamente, e quando gli si presenta qualcosa di nuovo, diverso dal consueto, si spaventa perchè non lo conosce. Spesso è una reazione che io stessa imputo alla stupidità, ma in realtà si tratta di ignoranza, non conoscenza. La paura dell'ignoto è una costante nel regno animale, solo che l'uomo è in grado di arginarla attraverso la cultura, si può spingere oltre il giardino di casa propria fino ad arrivare quanto meno a comprendere ciò che è diverso da sè, e successivamente a rispettarlo.
Non credo nelle guerre, nelle rivoluzioni fisiche; ripongo speranza nelle rivoluzioni mentali, nel progresso culturale.
Perchè è ingiusto non essere accettati per le proprie scelte, per la propria personalità, per la propria unicità. E non è giusto essere oggetto di scherno o disappunto per aver espresso la propria identità.
Si vive bene ugualmente, non sono certo le critiche degli altri a farmi tornare indietro sui miei passi, ma non c'è motivo per cui debba sentirmi strana o non accettata, per cui le persone si sentano in diritto di giudicarmi senza rispetto solo perchè ho preso decisioni diverse dalle loro (che corrispondono a quelle della maggioranza). Prendiamo come lezione il mito della caverna di Platone, ma cambiamone il finale.
La pelle bianca. Ogni giorno d'estate devo sopportare i commenti sul colore della mia pelle, come se ciò riguardasse qualcuno che non sia io. Io mi piaccio con la pelle chiara, naturale, quando mi abbronzo perdo quasi totalmente i miei contrasti, divento un cioccolatino deambulante. Inoltre ci tengo alla mia pelle e la proteggo costantemente dai raggi solari con protezioni SPF 50 e quando vado al mare sto sempre sotto l'ombrellone. A fine estate per forza di cose prendo un po' di colorito, ma preservo il mio candore per quanto possibile. Cosa c'è di così assurdo? Cosa c'è di SBAGLIATO in questo? La gente si sente libera di abbrustolirsi al sole e io non vado certo a rinfacciarglielo. Perchè il contrario invece è parte integrante della mia vita? Con che diritto vengo giudicata sbagliata perchè non mi abbronzo?
Nella mia vita sono andata spesso e volentieri controcorrente. Non per partito preso, della serie il mondo va a destra, io vado a sinistra, altrimenti mi comporterei esattamente con lo stesso criterio della massa; ma semplicemente ho imparato a usare la mia testa, per cui, giuste o sbagliate che siano, le mie decisioni sono e saranno sempre frutto di ragionamenti miei personali, autentici e incontaminati. Però questo mi ha sempre portato noie con le altre persone, spesso e volentieri vengo giudicata diversa, a partire da mia madre che mi accusa di complicarmi la vita andando sempre controcorrente (come se il contrario fosse motivo di vanto) a tutti i miei parenti che mi considerano la pecora nera blasfema della famiglia. Insomma, io ormai sono la DIVERSA. Analizziamo un attimo il concetto di diversità, che finora ho utilizzato nell'accezione diventata più comune, ovvero quella di negatività. In inglese "different" è il termine più generico e corrisponde al significato più ampio del nostro termine italiano, ovvero "diverso rispetto ad altro", implica cioè un termine di paragone, c'è relatività intrinseca nella parola stessa, per cui asserisce che esistano aspetti/caratteristiche non uguali tra due o più elementi in maniera del tutto neutra. Il termine inglese "freak" invece sta a significare "diverso" in senso dispregiativo. Ma come la diversità può implicare negatività in maniera così diretta e automatica, tant'è che in italiano non esiste una differenziazione delle due accezioni, bensì si utilizza la stessa parola?
L'essere umano per sua natura, essendo un animale, tende a familiarizzare con tutto ciò che si trova intorno, spesso passivamente, e quando gli si presenta qualcosa di nuovo, diverso dal consueto, si spaventa perchè non lo conosce. Spesso è una reazione che io stessa imputo alla stupidità, ma in realtà si tratta di ignoranza, non conoscenza. La paura dell'ignoto è una costante nel regno animale, solo che l'uomo è in grado di arginarla attraverso la cultura, si può spingere oltre il giardino di casa propria fino ad arrivare quanto meno a comprendere ciò che è diverso da sè, e successivamente a rispettarlo.
Non credo nelle guerre, nelle rivoluzioni fisiche; ripongo speranza nelle rivoluzioni mentali, nel progresso culturale.
Perchè è ingiusto non essere accettati per le proprie scelte, per la propria personalità, per la propria unicità. E non è giusto essere oggetto di scherno o disappunto per aver espresso la propria identità.
Si vive bene ugualmente, non sono certo le critiche degli altri a farmi tornare indietro sui miei passi, ma non c'è motivo per cui debba sentirmi strana o non accettata, per cui le persone si sentano in diritto di giudicarmi senza rispetto solo perchè ho preso decisioni diverse dalle loro (che corrispondono a quelle della maggioranza). Prendiamo come lezione il mito della caverna di Platone, ma cambiamone il finale.
Probabilmente ho dimenticato di dire qualcosa, ho talmente tanti pensieri che mi frullano per la testa che sicuramente qualcuno c'è rimasto intrappolato, però vorrei sapere che ne pensate voi, se anche voi siete vittime di giudizi irrispettosi e ingiustificati. Dubito di essere la sola.
Come ti capisco Camilla!
RispondiEliminaIo sono chiarissima di pelle e ogni estate, puntualmente, mi sento sempre chiedere le tue stesse cose... Come se fosse obbligatorio abbronzarsi, come se fosse un crimine essere bianche d'estate ò.ò Premesso che la mia pelle si rifiuta di abbronzarsi (al massimo divento doratina, ma è una cosa davvero minima e dura pochissimo), a me comunque non mi piace l'abbronzatura (su di me intendo): non mi ci vedo con la pelle più scura, mi piace il candore della mia carnagione. (Sono Inverno anche io, anche del tipo Cool - nonostante i capelli biondo scuri, quando d'estate si schiariscono un po' col sole però mi sembra di passare dalla parte dell'Estate @.@ *chiuso off topic*)
Eppure questo non sembra non sembra entrare nella zucca dei miei conoscenti, nonostante io ripeta come un disco rotto la solfa de "la-mia-pelle-è-troppo-chiara-e-delicata-e-non-si-abbronza". Una volta mi è stato pure detto che era perchè mettevo la protezione 50+ ò.ò Ora, se io non mettessi la 50+ penso che arrostirei, o forse evaporerei direttamente, e in ogni caso la pelle va protetta il più possibile (anche io sto perennemente sotto l'ombrellone, nonostante la crema)... E poi la questione del mettersi la crema = non abbronzarsi che io sappia è una fesseria, perchè comunque ci si abbronza lo stesso. Magari ci vuole di più, ma ci si abbronza. Lo vedo con mia mamma che mette la protezione ogni due ore eppure si abbronza tranquillamente (okay, ha una carnagione opposta alla mia, ma se fosse come sostengono alcuni nemmeno lei dovrebbe abbronzarsi).
Alla fine sono arrivata alla tua stessa conclusione, e cioè che questi commenti sono dovuti semplicemente al fatto che noi siamo "diverse" sol perchè non ci abbrustoliamo al sole e quindi fa strano. Ho imparato a fregarmene ma comprendo come ti senti, il nervoso che ti viene.
"Perchè è
ingiusto non essere accettati per le proprie scelte, per la propria
personalità, per la propria unicità. E non è giusto essere oggetto di
scherno o disappunto per aver espresso la propria identità." -> mi ci faccio una maglietta con queste frasi, sono epiche ed azzeccatissime *^*
Non è proprio una banalità... io odio questo genere di domande e l'unica cosa che mi viene da dire è veramente "Ma una padellata di caxxx vostri nooo?!" io non giudico, so che davanti a ciò che vedo c'è una scelta, un problema, una conseguenza di qualcos'altro, perchè devo rompere i cosìdetti e chiedere spiegazioni o puntare il dito?!! Un mio ex me lo diceva continuamente "sei pallida, sei bianca..." parlava lui biondissimo con gli occhi chiarissimi più bianco di me, io ho sempre fatto le vacanze in agosto inoltrato per via della danza, che richiede pallore e niente segni sulla pelle, e quando vado sto poco al sole e poco tempo perchè la mia pelle per raggiungere un colore "non pallido" ci mette troppo... odio quando mi dicono "ma la laurea?! Sai Tizia s'è laureata già..." ma che mi vuoi dire?!? che fastidio... mi sale l'omicidio, sorrido e passo avanti.
RispondiEliminaBoh sono le cose più intelligenti che abbia mai letto! Sottoscrivo ogni benedetta cosa è ti dico che tu, sei la miglior pecora nera blasfema di sempre e ti adoro per questo, sorella! Conquista il tuo spazio nel mondo con la tua verve e "brillantezza" con un rossetto rosso sulle labbra! :*
RispondiEliminaCamilla interessante (e a tratti universale) la tua riflessione.
RispondiEliminaLo conosci il detto "Parenti serpenti"? E' una delle grandi verità della vita.
Io da sempre sono identificata nella famiglia come quella strana, una sorta di secondo nome che si appiglia nella carne come nell'identità.
Mi spiace del tuo disagio, perché capisco che sono mille le risposte che avresti voluto dare agli sguardi accusatori diretti da un presunto piedistallo, ma spesso per quieto vivere si lascia correre.
Sarebbe meraviglioso cambiare il finale del mito della caverna di Platone, ma le persone dovrebbero svegliarsi da quel torpore che impedisce loro di prendere una decisione che sentono propria.
Io non smetto di sperare.
Il punto è che non è detto che perchè son parenti ti vogliono bene: ti vuole bene la mamma, il papà, i nonni, magari la zia che ti ha visto crescere, tutti gli altri non solo se ne sbattono ma spesso vivono una rivalità con gi altri, come se dovessero dimostrare di essere sempre i migliori e con la scusa *tisonziativogliobenemipreoccupoperte* se ne approfittano per offendere.
RispondiEliminaIo avevo una zia, che ora non c'è più, che stava sempre a commentare come non soo il mio aspetto ma proprio la mia vita: la figlia si fidanzava? "ah ma che bravo ragazzo, come vorrei che anche la tua annalisa ne trovasse uno così!". Mi fidanzavo io? "però è bruttino il ragazzo di annalisa, potrebbe avere di meglio..." Insomma con aria buona e modesta mi mortificava, sempre.
Per me si tratta di una forte insicurezza, gente che si sente inferiore e insoddisfatta così prova a prendersi queste patetiche rivincite.
La pelle chiara è meravigliosa quando l'ammirano su Anne Hathaway, il fisico magro è stupendo su Keira Knightley (che è la tua metà), magicamente questi diventano però difetti se caratterizzano una donna più prossima a noi. Misteri! Insomma si, è invidia e io risponderei per le rime. E oltre all'invidia c'è una grande maleducazione, perchè il rispetto per gli altri non è un optional e sarebbe meglio cucirsi quela cavolo di bocca invece che fare domande inopportune.
Il punto è che darebbero chissà cosa per essere belle come te :D
" si accusano gli altri per debolezza, per senso di inferiorità, per distogliere l'attenzione dai propri difetti spostandola su quelli altrui (veri o presunti)." questo è il vero motivo dei commenti fuori luogo che ricevi! Parenti Serpenti…i proverbi hanno sempre del vero, ricordatelo! Poi aggiungo un bel fottitene, va avanti per la tua strada, la massa spesso e volentieri è ignorante.
RispondiEliminaNon ti dico i commenti dei parenti quando è morto babbo…poi te li racconto…ora ci rido, ma sul momento sono rimasta basita.
Ho apprezzato molto questa tua riflessione, ed hai fatto bene a condividere il tuo pensiero con noi!
Inverno Profondo a rapporto e ossa esili (ora pero' la ciccia c'è)....sai quante volte mi son sentita ripetere la storia dell'essere pallida?
RispondiEliminaIo credo che semplicemente, al di là di quellic he commentano con cattiveria, molto non abbiano argomenti ed aprono la bocca senza connettere il cervello e ripetendo un mantra che va avanti da anni. In molti io non ci vedo cattiveria ma semplicemente ignoranza ed abitudine.
Lo stereotipo e la donna mediterranea abbronzata, ed è duro a morire.
Ed è anche dura abbattere nell'uomo (e donna) quadratico medio certi schemi mentali: molti non ci arrivano a pensare che le cose potrebbero essere diverse, anche quelli teoricamente più intelligenti.
Ecco, lasciali stare ed al limite rispondi come rispondo io: se prendo troppo sole mi vengono le macchie e devo stare attentissima, me l'ha detto il medico. Li zittisci e non dovrebbero romperti più le scatole.
lucrezia
Condivido e sottoscrivo, anch'io mi chiedo spesso cosa porti gli altri a puntare sempre il dito. E mi sono risposta che non c'è una risposta univoca: alcuni lo fanno per invidia, altri lo fanno perché caratterialmente sono così, hanno sempre da ridire, altri ancora lo fanno (secondo loro) per il tuo bene. Ti riporto un esempio diverso, ma che mi ha fatto saltare i nervi. C'è una signora che è un po' così, un po' pettegola e che si intromette sempre nelle discussioni. Un giorno, mentre stavamo parlando in gruppo, ho detto "non vedo l'ora di tornare a casa e mettermi a letto, speriamo di non arrivare molto tardi". Le sue parole (con faccia annessa): "mammamia sembri una vecchia, ma esci, sempre a casa a letto!". Le rispondo: "beh, non ci vedo nulla di male, amo stare a casa dopo una giornata fuori e comunque ad una certa ora mi vien sonno e non riesco più a connettere". Lei: "Oddio e come farai quando avrai dei figli e dovrai fare nottate sveglia? Te ne vai a letto quando vuoi tu, e li lasci piangere?". In quel momento di silenzio ho valutato mille risposte che avrei potuto darle e le ho detto: "E chi l'ha detto che voglio dei figli? E poi, tutti quelli che da adolescenti stavano in discoteca fino alle 5 del mattino, allora da grandi non potranno essere genitori perché la notte non ce la faranno a stare a casa a badare ai figli, anziché stare fuori a divertirsi?". L'ho zittita e non ha aperto più bocca. Morale: la gente ha sempre da ridire su tutto, non si sa perché.
RispondiEliminaPs. quando mi dicono perché sono bianca, ecc....Io rispondo:" al mare ci vado per nuotare, non per prendere il sole". E il più delle volte si zittiscono.
RispondiEliminaI fink u freeky and I like you a lot
RispondiEliminaAnch'io ogni anno mi trovo nelle tue stesse condizioni, come sai bene sono un inverno profondo anch'io e ogni volta sempre la stessa storia: "ma quanto sei bianca, hai i capelli troppo scuri per la tua carnagione, perchè non li schiarisci?" e ancora per il makeup stesso discorso secondo i parenti dovrei truccarmi con un rossettino delicato e un ombretto chiaro, che mi fa sembrare un pesce lesso. Dico solo di lasciarli perdere e di fregartene.
RispondiEliminaCami i parenti sono i peggiori!!! Io sono figlia di genitori separati, da parte di mia madre nulla da dire, ma da parte di mio padre è l'inferno. Vedo quella parte di famiglia solo a natale e in grandi occasioni ma ogni volta hanno da ridire, mentre ovviamente i miei cucini sono perfetti e fanno tutto bene...per non parlare poi della moglie di mio padre....dietro al fatto che mi trucco "pesante" in una famiglia dove anche il mascara è un oggetto sconosciuto poi devono accettarlo ancora adesso...fai te mi hanno sempre rotto le scatole perchè un po' in sovrappeso e ai loro occhi ero troppo giovane per lasciarmi andare e dovevo tenerci di più al mio fisico (e non è che fossi in sovrappeso di mille kili eh) l'ultima volta che li ho visti, con dieci kili in meno, sono riusciti a dirmi che ero diventata troppo magra e che anzi dovevo prendere un paio di kili perchè per il mio fisico (io sono tendenzialmente grossa, ossa grosse, seno grosso) ero esagerata cosi...mi sono fatta una risata...la gente è stupida e invidiosa e cerca di colpire gli altri con qualsiasi cosa gli venga tra le mani per sentirsi migliore...prima me la prendevo, con il tempo ho imparato a fregarmene e quando possibile a rispondere con qualche frecciatina...
RispondiEliminaIo sono una di quelle persone a cui da aprile ad ottobre sparano addosso gli stessi giudizi sul candore della pelle. E sono giudizi che mi danno un fastidio enorme, ne ho scritto diverse volte sul blog "personale", non su Recensioni Cosmetiche.
RispondiEliminaPenso che si, il loro senso di inferiorità in qualche modo debba pur uscire. E quale maniera migliore che puntare il dito, mostrare quella che reputano essere una mancanza altrui, pur di celare le proprie?
Sembrano sciocchezze ma in realtà a lungo andare feriscono perché nessuna di noi vorrebbe essere al centro di meccanismi del genere....soprattutto se siamo persone che con gli altri non osano questo tipo di approcci meschini.
Credo che alla fine non ne usciremo mai...ed ora io son messa anche peggio rispetto agli anni scorsi perché vivo al mare, e qui la gente appena ha un minuto di tempo va a cuocersi in spiaggia. Io sono la mosca bianca, quella che è venuta da fuori, che si comporta diversamente...la preda giusta su cui sfogare le proprie frustrazioni.
Ehhhhh cara mia, ti capisco perchè vivo la tua stessa situazione da più di 30 anni! :-S La gente non si rende conto. Io sono SEMPRE stata chiara di carnagione. Mia madre è chiara più di me. Siamo così nel dna. Ma no, dobbiamo essere prese in giro, massacrate. Mi chiamano MORTICIA da quanto ero ragazzina. COme se Morticia fosse brutta, perchè loro te lo dicono in senso dispregiativo! Invece Morticia secondo me era bellissima! Ma poi è bella solo la pelle abbronzata? Ma se le vip fanno a gara per restare bianche!!! Pensa che al mare ho preso il sole SOLO per non essere presa in giro una volta tornata. Ma pensi sia servito? Io sono abbronzata, e pensa, non mi piaccio perchè l'abbronatura non mi sta bene, sembro sporca in faccia...eppure c'è chi mi ha presa in giro dicendo "eh, ma sei stata due settimane al mare? Sei più bianca di me! ma quella sarebbe abbronzatura?". Per non parlare della magrezza. Da ragazzina un massacro. Ero l'insetto stecco, lo scheletro, l'anoressica. Mai avuto problemi di alimentazione. Ma ero sempre disprezzata. Sono stata anche grassa. Ma quando sei grasso la gente usa più tatto. Se sei magro o pallido è un massacro. Adesso, che peso 50 kili, ma sono tutt'altro che ossuta, e se vedi le mie foto del mare, vedi tu stessa che ho pure le ciccette, no, proprio 3 settimane fa una persona con faccia disgustata mi dice che sono troppo dimagrita, che non sono più bella. Grazie eh. Grazie per alzarmi l'autostima. LA gente è cattiva. Punto. Non hanno tatto. Non guardano loro stessi. Criticano gli altri per sentirsi meglio loro. E spesso lo fanno per invidia!!! Scusa lo sfogo, ma so come ti senti!!!! Io mi piaccio BIANCA. E il mio peso va bene così!
RispondiEliminaLa cosa insopportabile è che queste accuse gratuite basate sul niente assoluto si ripetono costantemente, e poi arrivi a un punto in cui sei stufa di dover dare spiegazioni manco fossi un astronauta di ritorno da Plutone. Le stesse persone, ogni volta che ti vedono, stessa storia. Ebbasta! Poi la gente si stizzisce se dico che vorrei fare l'eremita -.-'' vabbè, tanto non mi avranno MAI muahahahahahahhah *sdrammatizza*
RispondiEliminaInfatti, non si può mai sapere cosa c'è dietro a qualcosa. Per esempio io sono realmente dimagrita un paio di chili, ma sono stata male di salute, ho subìto un piccolo intervento e mi sono imbottita di antibiotici, oltre al fatto che nell'ultimo mese ho lavorato 18 ore al giorno e non ho mangiato un accidente (quindi sono anche troppo in forma considerate le circostanze).
RispondiEliminaIo sono una tipa abbastanza "fumina" come si dice da me, tendo a rispondere prontamente con frecciatine, solo che arrivi a un punto in cui non hai più voglia neanche di stare a rispondere, ti giri dall'altra parte a costo di risultare maleducata o infantile. Tutto ha un limite e sarebbe così semplice intrattenere conversazioni piacevoli, un "bel vestito!" sarebbe sicuramente più gradito.
*miglior pecora nera blasfema di sempre* :3
RispondiEliminaConquisterò il mio angolino in questo mondo orribile, brandendo la spada in una mano e il rossetto rosso nell'altra!
Foffy, me lo immagino, pure io sono la "strana" della famiglia..guarda, io per natura tendo a rispondere sempre, sono piuttosto diretta e difficilmente mi mordo la lingua. Però sono arrivata a un punto in cui non ho neanche più la voglia di rispondere. Assecondo con una battuta, oppure sorrido e mi giro dall'altra parte direttamente. Sono stufa di dover dare giustificazioni. Anche perchè se provo ad argomentare le mie posizioni vengo puntualmente presa per esagerata, se non pazza sclerata. Tanto qualunque cosa che faccia non è conforme ai loro standard, per cui che stiano nel loro covo di serpi, io me ne tiro fuori.
RispondiEliminaAnch'io ci spero, ma sono poco ottimista di natura..
Non c'avevo pensato, ma questa cosa della rivalità tra parenti non prossimissimi è molto fondata. Ad esempio una mia amica mi ha raccontato che lei è sempre stata vista come la fallita della famiglia, mentre suo cugino è sempre stato quello bravo in tutto. Sono cattiverie che all'interno di una famiglia sono inaccettabili, e se fossi stata sua madre avrei tagliato i ponti.
RispondiEliminaTornando a me, in che cosa sarei superiore a loro per cui dovrebbero prendersi queste rivalse? Perchè studio moda? Wow, vorrei vederceli a lavorare 12 ore il giorno nei momenti di calma. L'aspetto fisico? Hanno tutti passato la quarantina, se sperano di essere come me sono dementi cronici -_- Forse aprono bocca così per parlare perchè fondamentalmente non hanno nulla da dire? Neanche io ho nulla da dire loro considerando che li vedo 3 volte l'anno, ma esordisco sempre con un "che belle scarpe!" o "che bei capelli!", sicuramente la conversazione prende subito una piega più piacevole.
Una cosa è certa: mi vedranno sempre meno :D
Parenti serpenti, cavolo se è vero, quando mio babbo me lo diceva da piccola ridevo, adesso ne comprendo tutto il significato.
RispondiEliminaGuarda, in occasione di lutti in famiglia i parenti danno il meglio di sè, lo so bene. Sono momenti in cui si dovrebbe soltanto condividere il dolore, stringersi vicendevolmente per farsi forza, in silenzio. E invece anche in momenti come questi si dà aria alla bocca, si dicono cattiverie e si dà dimostrazione di tutta la meschinità di cui si è capaci.
Non sapevo con chi parlarne, preferivo metterlo per iscritto così che fosse chiaro il mio pensiero e sono contenta che in tante abbiate condiviso con me questo tipo di esperienza che, per l'amor del cielo, non è la fine del mondo, i problemi sono altri, però si potrebbe benissimo evitare e vivere tutti con un atteggiamento meno ostile.
Ciao Lucrezia, grazie per aver commentato. Il tuo punto di vista è molto interessante, non avevo pensato al fattore dell'abitudine: in mancanza di altro da dire si ripetono le stesse parole vacue come un rituale, automaticamente, senza dare peso alle conseguenze che queste stesse parole sono in grado di evocare nell'interlocutore. Servirebbe un attimino di empatia in più, di immedesimazione. E comunque, in mancanza di argomentazioni, si può sempre fare un complimento invece che un'accusa acida, ci si guadagna sempre!
RispondiEliminaLa scusa del medico la uso e il risultato è che storcono il naso, ormai sono arrivata a cambiare direttamente discorso senza dare risposta o a girarmi dall'altra parte..
Ahahaahahahahah ma sai che anch'io sono molto pantofolaia e preferisco starmene a lettuccio davanti a un film con la gattina sulle gambe che in giro per locali? Non è una questione di età, è una questione di gusti. Non è che se sono giovane devo per forza divertirmi in discoteca, non sono strana se preferisco starmene a casa. Eppure se tu avessi detto che non vedevi l'ora di andare a ballare tutta la notte ti avrebbero dato della sgualdrina, ci scommetto. Non va mai bene nulla, quindi nel dubbio meglio fare quello che si preferisce ;)
RispondiEliminaUserò questa frase alla prima occasione, vediamo se riesco a farli tacere >:D
RispondiEliminaOh, thank you freaky honey *-*
RispondiEliminaGià, mi capisci fin troppo bene allora. I contrasti naturali alti (specialmente se freddi) sono inconcepibili dalla massa, vengono visti esagerati e sopra le righe, gotici, non capisco perchè invece Biancaneve sia sempre stata considerata di una bellezza incredibile, forse perchè non esiste >.>
RispondiEliminaNon ti curar di loro ma guarda e passa eh?..
Esatto, capisci perfettamente quello che vivo ogni giorno. Io abito a 100 m dal mare e la gente a aprile (magari fa sempre freddo!) si fionda in spiaggia ad arrostirsi per sfoggiare poi il colorito fosforescente il lunedì a lavoro/scuola, tipo trofeo di guerra. Quindi ti dico, io sono autoctonissima, sono nata e cresciuta in riva al mare, e questo non è altro che un incentivo per i commenti inutili sul colorito di pelle. Giuro che TUTTE le persone che incontro mi rivolgono queste domande, è un pensiero che fa capolino in automatico nelle loro teste, assurdo. E le mie risposte non sembrano neanche soddisfarli, anzi, mi prendono per fanatica. Fanatica IO!
RispondiEliminaSe ci pensi fino a pochi decenni fa la pelle candida era segno di nobiltà, più si era bianche e più si era belle, quelli abbronzati erano i contadini che dovevano spaccarsi la schiena a zappare la terra. I valori sono figli dei tempi, non sono assoluti, ecco perchè dovremmo dargli il peso che meritano. Adesso la pelle abbronzata è sinonimo di bellezza (dire "quanto sei nera!" è sempre in senso positivo, al contrario del dispregiativissimo "come sei bianca!"), ma non lo è sempre stato. Quindi perchè essere ciecamente convinti che avere la pelle scura sia universalmente e assolutamente bello? Non trovi assurdo che la prima cosa che passa per la testa alla gente appena ci vede sia il colore della nostra pelle? Eppure come persone valiamo molto di più. E poi non trovi altrettanto assurdo che le stesse persone ogni volta ripetano la stessa storia? Se da anni siamo bianche pure d'estate, perchè la gente continua a non darsi pace e a farlo notare OGNI VOLTA?
RispondiEliminaEsatto, se sei grassa hai delle disfunzioni, se sei magra sei anoressica e psicotica.
Anch'io mi piaccio bianca Lara! E anche il mio peso è perfetto per il mio fisico! :D
'Valeria, ma perché sei così pallida, non ci vai al mare?'. Io sono chiara, non bianca, tanto da essere un NC25, giusto per dare un'idea di quanto sia ben lontana dall'essere diafana. Non mi abbronzo particolarmente, un po' perché non mi piace, un po' perché la mia pelle non va oltre al dorato. Ho la sfortuna di avere madre, zie, amiche e compagno che diventano cioccolatini e quindi io spicco tra loro... I parenti e i conoscenti poi mi giudicano per tutto, il rossetto, il kg preso, i capelli corti, la convivenza, la scelta di lavorare partime, ogni volta ce n'è una... Ho risolto togliendo ogni filtro. Quelle poche volte che incontro il parentado e iniziano con le critiche rispondo col sorriso e le smonto. 'Un, quanto sei bianca...' 'Si, sai com'è abbronzarsi provoca tumori alla pelle e fa sembrare più vecchie, capito zia? 'Giro i tacchi e ciao. Vedi come la smettono. :)
RispondiEliminaIo sono 15 per Mac, sicuramente ho la pelle chiara ma neanche io sono diafana, tant'è che se volessi diventerei un cioccolatino. Ma non voglio, qual è il problema? Perché la pelle chiara è considerata antiestetica e vissuta come un inestetismo? Non capirò mai. Io ho cominciato ad ignorare certe domande o affermazioni. Proprio non rispondo, perché se apro la bocca li faccio piangere, e non ho voglia di sorbirmi certe scene, le tragedie le facevano nell'antica Grecia..
RispondiEliminaPremesso che sono un maschietto, ma sul discorso dell'abbronzatura ho sempre vissuto (e continuo a vivere) la stessa tua Via Crucis: da maggio a settembre è un continuo stillicidio di critiche, accuse e denigrazioni di vario tipo rivolte alla mia pelle bianco-latte. Evidentemente le mie due colpe sono le seguenti:
RispondiElimina1) Avere una pelle che non si abbronza, ma che al massimo diventa rosso-stile-nativo-americano-che-fuma-il-calumet;
2) L'aver passato le ultime 5 estati lavorando 6 giorni su 7 al chiuso (già, c'è anche chi si deve arrabattare in questo modo per pagarsi gli studi universitari).
L'unico giorno libero che io mi ritrovi ad avere in quei 2 mesi e rotti è la domenica, e personalmente non ho una gran voglia di sprecarlo stando sdraiato al sole come un cocomero...
Insomma, a 25 anni d'età inizio ad essere un po' stufo di dovermi "giustificare" per questa mia caratteristica - o di dover usare solo polo a maniche lunghe - tant'è che negli ultimi tempi ho iniziato a sfoderare l'arma di grande efficacia e perentorietà: il "ma-fatti-i-cavolacci-tuoi". Ti garantisco che funziona, anche se qualcuno può rimanere male. Ma tieni presente, sempre, che quel qualcuno se l'è anche cercata, nel momento in cui ha deciso di attaccarti.
Ciao, con stima
Aldo
Ciao Aldo, siamo in parecchi a doverci sorbire queste raffiche di critiche immotivate e del tutto gratuite. La gente non capisce che oltre ad andare al mare esistono mille altre attività che magari per qualcuno possono essere davvero divertenti e appaganti. Insomma, io preferisco guardare film, truccarmi e cucire invece che fare il pollo allo spiedo sul bagnasciuga. Eppure io non vado a fare presente agli altri che esistono altri passatempi, quindi perchè loro si sentono in diritto di farmi notare che vado controcorrente e quindi sbaglio? Ormai non ho neanche più voglia di rispondere, mi limito al silenzio assoluto o a un "sono bianca per accrescere la vostra autostima" accompagnato da sorrisino tutt'altro che amichevole. In genere la smettono. Per poi ripetere la scena il giorno dopo, ma vabbè.
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento, ricambio la stima,
Cami