lunedì 20 aprile 2015

Trucco di compleanno MAC


Il 20 marzo scorso, giorno del mio ventiduesimo compleanno, sono andata nel corner Mac della Coin per la prova trucco gratuita. Per chi non lo sapesse, Mac offre questo splendido regalo di compleanno per le clienti registrate, previa prenotazione.
Dopo aver visto il trucco di compleanno realizzato su Giulia, non ho potuto fare a meno di prenotare la mia seduta trucco e attendere con impazienza il sopraggiungere del gran giorno, per cui adesso vi parlo della mia esperienza, che magari può essere utile a soddisfare le curiosità di qualcuno.
Una volta arrivata in negozio, mi hanno fatta accomodare alla postazione trucco e la mua incaricata del mio make up ha esordito con una frase che ancora mi inquieta al solo pensiero: "Che faccio? Ti metto un po' di ombretto? Sei già truccata e lo strucco non è previsto".
ALLORA. Io sono uscita da scuola e sono andata direttamente in negozio, per cui ero effettivamente già truccata (leggasi: eyeliner nero, una passata di mascara Le Film Noir e rossetto), ma non credo che tutte le donne in procinto di essere truccate da Mac escano di casa struccate per questo, sfido chiunque a non pensare che in un negozio di make up abbiano uno struccante, una salviettina umidificata, un pezzo di carta igienica, una manica, qualcosa! Quindi già capite la mia cocente delusione dopo quelle parole.
Fatto sta che dopo averle dato carta bianca, la mua mi propone un bel kajal blu notte nella rima inferiore e io già mi gaso (1. c'ha beccato col colore 2. mi fa una cosa figa). Se ne torna con il paint pot Vintage Selection, un nude champagne/rosato con perlescenze, e me lo mette su tutta la palpebra, ed intendo TUTTA. Dopo di che tira fuori l'ombretto Sketch, un borgogna molto bello, e nonostante avessi intuito che fosse un po' sciapo per me, confido in uno di quegli smokey opulenti e avvolgenti che mi fanno impazzire. Sento che si concentra solo sull'angolo esterno e nella piega e comincio a temere il peggio, figurandomi una patacca marrone/rossiccia di dubbio senso estetico; immagine fomentata dalla perpetua espressione WTF che la mua mi rivolgeva ad ogni step.
Adesso arriva il punto cruciale: il kajal blu notte. Se vi dicono blu notte, a che colore pensate voi? Io a un blu intenso e scurissimo. Dopo questa premessa, andiamo avanti col racconto.
Mi applica questa matita automatica nella rima interna (che scopro essere la Technakohl liner nella colorazione Auto-de-blu), poi prende un mascara e mi dà una passata sulle ciglia già mascarate, perchè sì, i grumi sono belli. Per concludere gli occhi, mi mette un ombretto invisibile non meglio identificato nell'angolo interno.
La diatriba sul rossetto da mettere si è protratta più del previsto, la mua mi ha proposto Rebel, Mac Red, Viva Glam Rihanna, All Fired Up. Io volevo provare qualcosa di nuovo ma tra quelli disponibili nessuno mi incuriosiva. Disperata, le propongo il sempreverde Perpetual Flame ma mi dice che l'hanno finito. Improvvisamente, mi viene in mente che avrei potuto provare una delle limited edition esposte, e mi rivolgo alla Toledo. La mua sceglie per me Victoriana, un rosso freddo brillante e bello sparato (volevo evitare i semafori e mi è toccato ricadere su quel genere, Mac ha rotto con queste variazioni sul tema di Ruby Woo). Mi contorna le labbra con la matita Ruby Woo e poi mi chiede che blush uso di solito. Io le rispondo che con i rossi brillanti uso Frankly Scarlet, al che lei mi guarda incredula dicendomi che è un semaforo. Io le lascio libera scelta e nel frattempo rimugino sulle sue ultime parole, per poi trovarvi un senso poco più avanti. Sceglie per me il blush Fever, un berry rossiccio brillante, e mentre me lo applica già mi immagino a correre per i monti elvetici tra le caprette, che invece di farmi ciao mi perculano selvaggiamente per la discutibile quantità di blush. Come ultimissimo step, mi propone un illuminante e io la batto sul tempo proibendole categoricamente di mettere il Soft&Gentle sulla mia pelle. Al che, visibilmente spiazzata, decide di provarmi la Strobe Cream, un illuminante in crema effetto bagnato, che onestamente mi è piaciuta un sacco: ha come delle iridescenze madreperlate, sono quasi impercettibili ma danno un effetto spaziale.
Insomma, adesso veniamo al trucco e alle mie considerazioni.
Su facebook moltissime di voi mi hanno detto che il trucco era bello e mi stava bene. Ammetto che in foto la situazione è molto migliore rispetto alla realtà, ma vorrei farvi riflettere su alcuni aspetti che a me hanno colpito in negativo, come avrete già intuito dal tono di questo post.
Io trovo principalmente 3 difetti in tutto il trucco: colori abbinati male, scarsa manualità, mancanza di attenzione nel valorizzare le forme del viso. 
Il borgogna poteva anche essere un bel colore, ma come si può pensare di mettere un prodotto del genere senza una base sotto? Così è praticamente inesistente, c'è solo un alone polveroso intorno agli occhi che dopo pochi minuti era già colato nella rima inferiore. Io mi trovassi davanti una moracciona con lineamenti marcati come i miei, armocromia o non armocromia, ci darei dentro.
In questo close up (fatto col flash per rendere nitido il lavoro, la luce naturale appiana i difetti) si vede come l'ombretto nella piega sia a chiazze e lasci un alone poco valorizzante. Inoltre gli ombretti hanno slavato il nero dell'eyeliner e il mio sguardo ha perso di intensità, c'era da ripassarlo come minimo. La matita che doveva essere blu notte si è rivelata un bluette tendente al petrolio ed è terribilmente chiara per me, senza considerare quanto stia male in combo col borgogna così slavato. Un altro difetto che non ho potuto ignorare, ma qui magari è solo gusto, è portare l'ombretto così in alto su una palpebra corta come la mia. A che pro scurirmi e sbrillantinarmi fino al sopracciglio? Mi ha ricordato un genere di trucco che si vede molto in giro specialmente tra le signore più anziane.
Diciamoci la verità, un trucco del genere può farselo chiunque ogni giorno, io da una mua mi aspettavo una mano e un estro di tutt'altro spessore.
Premesso che le foto si mangiano il blush, fate caso ai miei zigomi infuocati, specie nella prima foto. Io vi giuro che mentre tornavo a casa dopo la seduta di trucco la gente mi fissava e non posso biasimarla. Ora ho capito perchè la mua definiva Frankly Scarlet fluo: se lo mette con la cazzuola mi pare evidente! E' riuscita a rendere fotonico un blush che userei tranquillamente in combo con i mlbb quotidiani, figuriamoci cosa potrebbe riuscire a fare con blush del calibro di Frankly o Rhubarb. 
Per quanto riguarda il rossetto, non mi è piaciuto come mi ha ridisegnato i contorni, perchè a mio gusto si è spinta troppo oltre il margine del labbro inferiore, accentuando la sproporzione che già ho naturalmente; inoltre gli angoli della bocca erano troppo estesi, mi sono sentita un po' Joker dopo un piatto d'amatriciana.
Rana dalla bocca larga a parte, cosa mi ha fatto impazzire di tutto il trucco è stata la Strobe Cream, guardate se non è pazzesca. Se Ciulla non mi avesse fatto provare il Cream Colour Base Luna, che trovo ancora più bello, avrei seriamente fatto un pensierino sull'acquisto della Strobe. Fanatiche dell'illuminante, fiondatevi a provarla e buttate quella pacchianata del Soft&Gentle *come accaparrarsi l'odio delle masse*
Insomma, questa è stata la mia esperienza con il trucco di compleanno. Non mi sono sentita valorizzata nè ho percepito interesse ed entusiasmo da parte della mua, che ha dimostrato molta superficialità e noncuranza nel make up che ha realizzato. Sono piuttosto delusa, lo ammetto, forse le aspettative erano troppo alte, ma non mi pare proprio di essere stata truccata da una mano professionista. Quindi il mio consiglio è di prenotare la prova trucco solo se vi fidate dei mua, se conoscete come lavorano e vi piace il loro stile, se riconoscete in loro una forte passione per quello che fanno.
Spero che il post vi sia tornato di qualche utilità, mi raccomando, fatemi sapere le vostre opinioni nei commenti!

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