sabato 30 gennaio 2016

Fondotinta Sublime PuroBio [Review]

Da almeno tre anni a questa parte il minerale è stato mio fedele compagno e ausilio nel celare le magagne della mia pelle, e forse si è rivelato anche un efficace alleato nel combatterle. L'ho utilizzato quotidianamente ed ho consumato diverse confezioni: prima Neve Cosmetics, poi Jade Minerals, infine Meow Cosmetics, cercando di trovare la texture e il colore migliore per me.
Tutto alla grande, finchè la mia pelle ha cominciato a normalizzarsi (complice anche la mia skin care routine) e le polveri hanno cominciato a risultare un po' troppo gessose e innaturali, pertanto sentivo l'esigenza di un prodotto che donasse un aspetto più fresco e naturale all'incarnato.
Ho cominciato alternando i fondi minerali alla bb cream So'Bio Etic, che tuttora utilizzo con soddisfazione.
Poi però è uscito il fondotinta liquido Sublime di Purobio, il web si è riempito di recensioni super positive e la curiosità si è fatta spazio nella mia testa, tanto che mi ero decisa a finire la bb cream So'Bio per sentirmi meno in colpa ed acquistare la nuova promessa del make up ecobio.
C'hanno pensato Stefi e Ciu -come la maggior parte delle volte- a placare la mia bramosia, infatti me l'hanno regalato per Natale e ho finalmente potuto apprezzarne le performance, di cui sto per parlarvi.
Il fondotinta Sublime si presenta in un tubetto di plastica morbida serigrafata su cui sono riportate tutte le info sul prodotto; niente packging esterno o altre diavolerie: lo acquistate così come lo utilizzerete, nudo e crudo. Il tappo è avvitabile e il prodotto è erogato attraverso un foro minuto previa pressione sul flacone. 
Il fondotinta ha le sembianze di una crema/mousse densa ma soffice e la prima cosa che salta all'occhio -anzi, al naso!- quando lo utilizzate è il profumo fruttato: è davvero piacevole per i miei gusti e se avete la cipria Indissoluble saprete di cosa parlo, perchè è la stessa identica fragranza.
Per quanto riguarda l'applicazione, ho sperimentato tutte le maniere possibili rispetto agli strumenti in mio possesso e, per quanto il fondotinta confermi le sue prestazioni indipendentemente dal metodo di applicazione, ho le mie personali preferenze.
La quantità di fondotinta che mi serve per ricoprire l'intera superficie del viso corrisponde alle dimensioni di una goccia di cioccolato. La spremo sul dorso della mano e con il dito distribuisco quella quantità a zone: guance, mento, zona baffetti, naso e fronte. A questo punto occorre essere rapidi perchè il fondotinta tende a seccarsi abbastanza velocemente, ma niente di particolarmente ostico, specie se siete abituate ad avere a che fare con prodotti fluidi ecobio.
Utilizzando il flatbuki di Neve Cosmetics ho notato che è più difficoltoso spargere bene il prodotto rispetto alla zona di applicazione diretta. Ad esempio, se do una ditata di fondotinta nella parte alta della guancia, non riesco poi a trasportarlo fino alla parte bassa della guancia, o comunque avrò maggiore coprenza laddove ho applicato il fondo col dito, mentre più che me ne allontano e più la pelle risulterà nuda. Questo comporta che io debba prelevare altro prodotto e applicarlo dove manca, utilizzandone una quantità eccessiva per i reali bisogni. Aggiungo anche che il taglio piatto del pennello lo rende inadatto, a mio parere, per i prodotti liquidi, poichè può essere utilizzato unicamente compiendo movimenti circolari (non a caso è studiato per le polveri).
Con l'Expert Face Brush di Real Techniques la storia cambia. Le setole sono densissime e tagliate in modo tale da conferire alla testa del pennello una forma leggermente stondata. E' un pennello indicato proprio per l'applicazione dei prodotti fluidi e devo dire che l'hanno studiato veramente bene.
Permette di intingere la punta nella goccia di fondotinta per poi picchiettarlo tutto intorno alla zona di applicazione diretta e spargerlo perfettamente. In genere io lo picchietto per un po', dopo di che passo ai movimenti circolari per uniformare il colore e appiattire eventuali strisciate o accumuli. L'effetto finale è estremamente compatto ed omogeneo e gli eventuali eccessi di prodotto sono tutti catturati dalle setole, così da garantire un risultato ottimale sul viso, senza però rinunciare a una coprenza pressochè massima per il tipo di fondotinta.
Altro strumento di applicazione in mio possesso è la Miracle Complexion Sponge, sempre di Real Techniques. La bagno e la strizzo per bene, dopo di che comincio a picchiettare il fondotinta su tutto il viso; grazie alla sua forma peculiare riesco a distribuire bene il prodotto anche nelle zone più circoscritte del viso, come intorno al naso e sulle occhiaie. In questa maniera il fondotinta appare super fresco e naturale, omogeneo e senza striature di sorta. Nel caso si voglia una coprenza maggiore, basta costruire un altro strato senza rischio di sembrare un mascherone, perchè la spugna assorbe tutti gli eccessi di prodotto.
Infine ho provato ad utilizzare anche la Velvet Sponge di Cose della Natura, una spugna di mare totalmente naturale indicata sia per lo struccaggio e la detersione del viso che per l'applicazione del fondotinta. Anch'essa va bagnata e strizzata bene, dopo di che va picchiettata sul viso per spargere il fondotinta. Sebbene la ADORI per la pulizia del viso, non mi piace per niente per l'applicazione del fondo: è troppo morbida e dai tratti irregolari: non riesce a livellare il fondotinta e ad assorbirne l'eccesso, per cui l'effetto finale sul viso è caratterizzato da accumuli e striature molto evidenti. Peccato, perchè al contrario della spugna sintetica di Real Techniques, questa di Cose della Natura si pulisce alla perfezione con una goccina di detergente in trenta secondi, e sarebbe stato davvero grandioso poter portare solo lei in giro sia per truccarsi che per struccarsi.
Insomma, gli strumenti che preferisco sono senza dubbio l'Expert Face Brush di Real Techniques quando voglio più coprenza e la Miracle Complexion Sponge (ma anche la Beauty Blender o la stessa spugnetta da fondo di PuroBio) quando invece cerco un risultato più luminoso e fresco.
Io ho la pelle normale/mista e ciò che cerco in un fondotinta è soprattutto che mi uniformi l'incarnato in modo naturale, ma anche che tenga a bada quel minimo di lucidità che si presenta nel corso della giornata, senza seccare la pelle.
Questo fondotinta è un ottimo connubio tra potere assorbente e capacità idratante: si percepisce che ci sono oli e burri nella formulazione, perchè il fondo mantiene la pelle elastica per tutto il giorno, e ammetto di aver temuto spesso il peggio, stando alla sensazione di idratazione che percepivo; poi mi guardavo allo specchio e contro ogni aspettativa ero tutto meno che lucida.
Infatti vediamo l'idrolato di salvia al primo posto nell'inci (mio idrolato preferito tra l'altro, proprio perchè normalizza senza seccare) e la silica al secondo, per cui non è un caso che il sebo non regni sovrano sulla faccia, almeno su pelli come la mia.
Direi proprio che la formula del fondotinta è perfettamente bilanciata, credo pertanto che possa fare al caso di diversi tipi di pelle, dalle secche alle grasse, ma fatemi sapere in tal senso. Ad ogni modo, quando voglio assicurarmi una base viso inespugnabile, termino con un velo di cipria Indissoluble, sempre PuroBio, e il gioco è fatto.
Insomma, la sensazione sulla pelle è piacevole proprio perchè impercettibile, non aspettatevi un pastone appiccicaticcio perchè siamo su tutt'altro pianeta e sono certa che anche le più insofferenti verso i fondotinta lo apprezzerebbero.
Come durata e tenuta io lo trovo a dir poco pazzesco. Lo utilizzo dalla scorsa estate (mi sono fatta dare un campioncino in bioprofumeria e l'ho poi travasato in una jar -che non ho ancora terminato-) per cui l'ho sperimentato con un signor caldo. Non cola, non si accumula nelle anse del viso, non svanisce. Rimane esattamente dove lo mettete e alla sera lo ritroverete super evidente nel pannetto in microfibra o nei dischetti di cotone, parola mia. Certo, se ne mettete tanto, oppure lo applicate con le dita -operazione che mi ha sempre portato a risultati disastrosi- è probabile che si creino accumuli o che coli un po', ma finchè ne mettete la quantità giusta, e non è difficile capirla, state certe che vi farà da seconda pelle e non si sposterà neanche con le cannonate.
Nonostante questa sua presa notevole sulla pelle, non è difficile struccarlo, tanto che io riesco senza problemi anche con un'acqua micellare delicata, senza dover sfregare o fare più passate.
Veniamo adesso alla colorazione: quella che ho preso io è la 02. E' un po' scura per la mia pelle d'inverno, ma la 01 è troppo chiara, tanto che l'ideale sarebbe mischiare le due colorazioni; tuttavia ho visto che applicando poco fondotinta e sfumandolo bene l'effetto è percettibile soltanto a noi fissate e posso andarci in giro tranquillamente senza sembrare arrostita. Inoltre sarà comunque perfetto così com'è nella stagione estiva, durante la quale prenderò necessariamente un minimo di colore, per quanto la cosa mi piaccia molto poco.
Direi che come scurezza la 01 corrisponde a un 10 di Mac e la 02 a un 20 di Mac (io infatti sono 15 per Mac).
Il sottotono dei prodotti per il viso di Purobio (fondotinta, cipria, primer) è sempre -chi più, chi meno- pescato giallino, per cui consiglio alle ragazze spiccatamente rosate o olivastre di provarli prima, specie il fondotinta che è il prodotto più visibile.
Dai confronti che vi ho fatto si vede chiaramente quanto la bb cream fair di Benecos sia più rosa salmone rispetto al Sublime, tanto che mi fa diventare color gamberetto, complice il fatto che sia troppo scura per me.
La bb cream 01 di So'Bio Etic è perfetta come scurezza per il mio incarnato e come tonalità è poco poco più freddina del fondo PuroBio. Comunque essendo una bb cream e avendo una coprenza minore rispetto al fondotinta, risulta più facilmente adattabile a incarnati diversi.
Anche come consistenza direi che il fondo PuroBio e la bb cream So'Bio Etic si eguagliano abbastanza, essendo entrambi prodotti molto vicini a delle mousse dense. La bb cream Benecos invece è proprio una crema densa, priva di sofficità.
Ma basta parole, veniamo ai fatti!
La mia pelle al momento non presenta magagne particolarmente gravi, tanto che ultimamente sono anche riuscita ad uscire di casa senza fondotinta.
Ho diverse macchiette marroncine post acne sparse e un accenno di simil lentiggini sugli zigomi; rossori concentrati nella zona bassa del viso, specie intorno al naso e sul mento, occhiaie e discromie della palpebra piuttosto evidenti (ringrazio la reflex che le attenua un bel po'), venuzze in vista nella parte bassa delle guance.
pelle al naturale
fondotinta Sublime PuroBio
Il fondotinta Sublime di Purobio non fa certo miracoli, ma uniforma visibilmente l'incarnato, attenuando i difetti che vi ho descritto sopra. Il fatto che non cancelli totalmente i pori o le macchie non è un aspetto negativo secondo il mio punto di vista, perchè non nutro grande simpatia per i prodotti così coprenti, che, a mio avviso, fanno un effetto un po' artificioso.
Io non lo utilizzo tutti i giorni perchè quei due minuti in più a letto la mattina sono sacri e inviolabili, per cui mi accontento di un velo di cipria Indissoluble, che mi regala tante soddisfazioni anche da sola. Mi è capitato però di usarlo per tre o quattro giorni di fila (un paio di volte al massimo) e ho notato la comparsa anomala di brufoletti rossi. Ora, non ho la certezza statistica che sia il fondotinta il responsabile, però è qualcosa che mi è balzato all'occhio, per cui ve lo riporto.

Potete trovare il fondotinta Sublime PuroBio in sei colorazioni nelle bioprofumerie fisiche rivenditrici del marchio o su e-shop come Eccoverde, Il Giardino di Arianna, Bio Boutique La Rosa Canina, LauBeauty, BioBalù, Bioveganshop a un costo di circa € 13 per 30 ml di prodotto e un PAO di 6 mesi.
Mi sembra di avervi detto tutto. Fatemi sapere se anche voi avete questo fondotinta -e come vi ci trovate- o se siete o meno intenzionate ad acquistarlo.

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